Centro studi movimenti, 28 aprile 2013
Un’altra sagoma della mostra 10 volti per la Liberazione è stata sfregiata: quella di “Mirka”, Laura Polizzi, partigiana e per molti anni impegnata nell’Anpi. Un altro gesto offensivo che segnala quanto sia fragile quella memoria e quell’idealità che “Mirka” stessa, tenacemente, per tutta la vita ha tentato di far vivere e germogliare, quella della Resistenza e, con essa, la cultura dell’antifascismo. Dopo la sparizione di “Lidia”, Maria Zaccarini, e l’offesa a “Nullo”, Domenico Tomasicchio, denunciamo questo nuovo atto di disprezzo ma, contemporaneamente, ci sentiamo di lanciare un appello alle istituzioni, alle forze politiche, ai movimenti antifascisti e a tutti i cittadini democratici: non si può continuare a parlare retoricamente di antifascismo e difesa della democrazia nel chiuso di stanze ovattate e lontane da quelle dinamiche di qualunquismo e di revisionismo che, evidentemente, segnano il senso comune dei più; è necessario rilanciare una politica della memoria che segni le piazze e le strade delle città, che le riconquisti al reciproco rispetto e tenti di contrastare una deriva rischiosa per la convivenza di tutti noi.
Parma, 28 aprile 2013
Centro studi movimenti