Medici e soldati in un manicomio lontano dal fronte (1915-1918)
di Ilaria La Fata
prefazione di Antonio Parisella, Unicopli, Milano 2014, pp. 253
Il volume affronta il tema dei soldati che tra il 1915 e il 1918 furono internati in manicomio per i traumi prodotti dall’esperienza di guerra, e racconta la tragica esperienza di chi pagò un prezzo altissimo a una violenza nuova e inaudita per dimensioni e forme.
Lo studio del caso dei ricoverati nell’ospedale psichiatrico di Colorno – nel quale per oltre un secolo furono internati i malati della provincia di Parma – permette di misurare concretamente la portata di quei traumi in un ospedale lontano dal fronte, e anche la diversità degli approcci e delle interpretazioni della “follia di guerra” da parte di medici militari e civili.
Indice
Prefazione
di Antonio Parisella
Introduzione
I. Dentro il manicomio di Colorno
1. Un piccolo manicomio in una Grande guerra
2. I ricoverati nella guerra
3. Il personale: medici e infermieri
4. Il manicomio e l’ospedale militare
II. L’approccio psichiatrico
1. Tra positivismo e modernità
2. All’inizio della guerra
3. Alle prese con i combattimenti
4. Medici militari e medici civili
5. Il direttore di Colorno
III. I ricoverati
1. Numeri o persone?
2. Gli ufficiali
3. Soldati e ufficiali
4. I motivi del ricovero
5. Diagnosi e malattie
6. Diagnosi e ribellione
IV. Effetti collaterali
1. Dopo il ricovero
2. Dopo la guerra
3. Solidarietà famigliare
4. Le donne
Epilogo
Appendice
Fonti
Bibliografia
Ilaria La Fata, archivista e dottore di ricerca in Storia presso l’Università degli studi di Parma, fa parte del Centro studi movimenti di Parma e della redazione di «Zapruder. Storie in movimento». È tra i curatori del volume La resistenza contesa (Punto rosso, Milano 2004), coautrice di Nella rete del regime (Roma 2004) e Gli anni Settanta. Tra crisi mondiale e movimenti collettivi (Bologna 2009). Da diversi anni si dedica allo studio della storia della psichiatria e delle istituzioni totali; sull’argomento ha pubblicato il video documentario L’ordine della follia (2009).