I laboratori didattici del Centro studi movimenti, 9 giugno 2015
Termina la scuola e con essa anche l’attività didattica del Centro studi movimenti che quest’anno ha incontrato adesione diffusa tra le scuole secondarie, sia di primo che di secondo grado. Gli incontri svolti da una decina di ricercatori sono stati 270, un numero significativo e mai raggiunto prima d’ora, segno di un apprezzamento crescente per un metodo didattico che porta in classe la storia raccontata con gli strumenti della ricerca e delle sue fonti. Un metodo che arricchisce l’insegnamento di ogni docente e consente di affrontare anche argomenti poco frequentati dai manuali scolastici, in particolare sugli anni Sessanta e Settanta del Novecento ma non solo.
Gli approfondimenti e i laboratori richiesti da molte scuole, infatti, hanno riguardato alcuni dei temi e delle questioni più rilevanti della storia italiana ed europea, dai conflitti armati ai grandi mutamenti sociali, politici e culturali del passato “secolo breve”. Dalla guerra fredda alle migrazioni femminili nel corso del Novecento, dalle culture giovanili negli anni Sessanta al femminismo, dalla violenza politica negli anni Settanta alla caduta del muro di Berlino, dai movimenti pacifisti degli anni Ottanta a quelli contro la psichiatria tradizionale e per la chiusura dei manicomi.
Molti sono stati anche i percorsi didattici svolti camminando per le strade della città, visite guidate alla Parma più lontana – quella romana, medievale e moderna – ma anche a quella più recente che, tra Ottocento e Novecento, ha cambiato radicalmente la sua fisionomia e le sue funzioni. Percorsi generalmente apprezzati da studenti e insegnanti perché capaci di aprire uno squarcio nell’eterno presente della nostra quotidianità urbana e di mostrare nelle strade e nelle piazze che giornalmente percorriamo i segni straordinari del tempo e del suo trascorrere.
In questo anno di grandi ricorrenze, poi, molti laboratori e unità didattiche sono stati dedicati al centenario dell’ingresso dell’Italia nella prima guerra mondiale e al 70° della Liberazione, anche grazie a un contributo dell’Assessorato ai Servizi educativi del Comune di Parma che ha offerto alle scuole cittadine un programma di visite guidate in città sui luoghi della Grande guerra e della sua memoria.
In attesa della definizione del nuovo programma per l’a.s. 2015-2016 che verrà messo a punto nelle prossime settimane, per informazioni e consulenza è già possibile scrivere a centrostudimovimenti@gmail.com. Il programma didattico completo è consultabile a questo link.
Parma, 9 giugno 2015
Centro studi movimenti