Presentazione del libro di William Gambetta

Presentazione del libro di William Gambetta

(Punto rosso, Milano 2010)

Martedì 1 Marzo 2011

(Punto rosso, Milano 2010)

 

 

Martedì 1 Marzo 2011
Oratorio Novo della Biblioteca Civica
Vicolo Santa Maria 5/b – Parma

 

 

Per tutto il decennio successivo al Sessantotto, quando l’urto dei movimenti di protesta scosse il sistema politico repubblicano, l’aspirazione della nuova sinistra a rappresentare politicamente quella conflittualità sociale fu costante. Dopo le delusioni per la prova elettorale del 1972, fu il cartello elettorale di Democrazia proletaria, nel 1976, a segnare il passo in quella direzione. Un’esperienza che raccolse le principali formazioni dell’estrema sinistra – da Avanguardia operaia al Partito di unità proletaria, da Lotta continua al Movimento lavoratori per il socialismo – costituendo il tentativo più significativo di rappresentare le mobilitazioni di piazza negli equilibri dei palazzi del potere. Un’iniziativa unitaria percorsa da dinamiche e contraddizioni irrisolte, che si tradusse – alla luce dei risultati del 20 giugno – in una crisi irreversibile, nonostante l’elezione di una piccola pattuglia di sei deputati. Da essa, attraverso un tormentato processo di disgregazioni, scissioni e fusioni, l’area della nuova sinistra uscì ridisegnata.
Nacque in quel contesto il partito di Democrazia proletaria, la cui assemblea costituente si tenne nell’aprile 1978 a Roma, durante i giorni del sequestro di Aldo Moro. Circostanza emblematica che palesò le difficoltà della nuova organizzazione, stretta tra le azioni dei gruppi armati e la repressione generalizzata dello stato. Una collocazione di enorme difficoltà sia per conquistare una vera e propria agibilità politica sia per promuovere un solido impianto d’analisi e di proposta strategica. Eppure, in quel contesto, Dp rappresentò un’alternativa concreta per avanguardie e delegati di fabbrica, settori sindacali e intellettuali, collettivi giovanili e comitati di lotta, associazioni democratiche, periodici e radio libere. Per coloro cioè che con lo spegnersi dell’ondata conflittuale non si rassegnarono né al ritorno al privato né alla scelta estrema della lotta armata.

 

 

Interventi di

William Gambetta

Antonio Parisella (Università di Parma)

Diego Giachetti (ricercatore storico)

Massimo Giuffredi (ricercatore storico)

 

In collaborazione con
Università degli Studi di Parma – Dipartimento di studi politici e sociali

Istituzione Biblioteche del Comune di Parma – Biblioteca “Umberto Balestrazzi”