Corso LUSC a cura di Marco Deriu ed Emanuele Leonardi

Il prossimo 6 marzo 2017 partirà un nuovo corso della Libera università del sapere critico:

 

Ecologia politica, decrescita e democrazia

L’emergere di una sfera pubblica socio-ambientale

a cura di Marco Deriu ed Emanuele Leonardi

 

Periodo: 10 incontri dal 6 marzo al 29 maggio 2017

Giorni: lunedì dalle 21.00 alle 22.30

 

“L’utopia oggi non consiste affatto nel preconizzare il benessere attraverso la decrescita ed il sovvertimento dell’attuale modo di vita; l’utopia consiste nel credere che la crescita della produzione sociale possa ancora condurre ad un miglioramento delle benessere, che essa sia materialmente possibile” (André Gorz, Ecologia e libertà).

 

«La dimensione ambientale – ha scritto il politologo Richard Swift – è qualcosa di relativamente nuovo da affrontare per i pensato­ri democratici. La teoria democratica classica ha semplicemente presunto una natura generosa dove c’erano beni a uso senza fine per il piacere dell’uomo. Andavano semplicemente trasformati in proprietà privata o erano “apporti” spontanei della natura. Ma nel mondo di oggi, con gli ecosistemi che collassano, le risorse che si riducono e la dispersione generale di sostanze tossiche, la si­tuazione è molto diversa». L’ecologia politica costituisce non solo il tentativo di ripensare il rapporto tra democrazia ed ambiente, ma anche una chiave di accesso fondamentale per comprendere i conflitti contemporanei: quelli tra capitale e lavoro, quelli tra nord e sud globali, quelli tra generi e generazioni, quelli tra la specie umana e le altre specie viventi. L’ecologia non è dunque un ele­mento ulteriore che si aggiunge ai temi politici tradizionali (giusti­zia, libertà, solidarietà, ecc.), bensì la sfida di una loro ridefinizione alla luce di una più ampia comprensione dei soggetti, delle istitu­zioni e in generale delle condizioni della vita democratica oggi. Il corso si propone di fornire un armamentario concettuale critico in grado di affrontare le tematiche ecologiche nella loro dimensione al contempo scientifica e sociale. L’interdisciplinarità è dunque imprescindibile sia dal punto di vista contenutistico che da quello metodologico.

 

Calendario

6 marzo 2017. Un altro modo di leggere il mondo: introduzione all’ecologia politica.

13 marzo 2017. Ecologia, autonomia e giustizia sociale.

20 marzo 2017. L’ecofemminismo: produzione, riproduzione, rigenerazione.

27 marzo 2017. Ecologia, scienza e complessità.

3 aprile 2017. Le industrie inquinanti e la salute.

10 aprile 2017. Le grandi opere tra impatto e conflitti locali.

24 aprile 2017. Conflitti per le risorse e guerre ambientali.

8 maggio 2017. Il cambiamento climatico e la governance ambientale.

15 maggio 2017. Antropocene e decrescita: conflitti dell’immaginario.

29 maggio 2017. Verso una democrazia ecologica?

 

Le iscrizioni si raccolgono presso la sede del Centro studi movimenti, ogni mattina dal lunedì al giovedì e i pomeriggi di martedì o giovedì.

Per accedere ai corsi della LUSC è necessario essere soci del Centro studi movimenti (il costo della tessera è di 15 euro) e versare un contributo di 30 euro (la quota è valida per un solo corso).

Tutti i corsi e sono validi per la formazione degli insegnanti. Per i docenti è dunque prevista l’autorizzazione alla partecipazione in orario di servizio ai sensi degli articoli 64 e 67 del CCNL 2006-2009, in quanto l’Insmli e la rete degli Istituti associati, di cui fa parte anche il Centro studi movimenti, hanno ottenuto il riconoscimento di agenzia formativa, con decreto ministeriale del 25/05/2001, prot. n. 802 del 19/06/2001, rinnovato con decreto prot. n. 10962 dell’08/06/2005, ed è incluso nell’elenco degli Enti accreditati.

I corsi si terranno presso la sede del Centro studi movimenti (Casa Matteo Bagnaresi, via Saragat 33/A, Parma).