Un nuovo consistente fondo sul movimento LGBT+ arriva all’archivio del Centro studi movimenti
Nei mesi scorsi è stato depositato alla Biblioteca Germinal del Centro studi movimenti un consistente fondo librario del movimento LGBTQ+. Si tratta di oltre 230 volumi, pubblicati tra la fine degli anni Settanta e oggi, di numerose case editrici, riguardanti le lotte, le condizioni e le culture del mondo lesbo, gay, bisex, trans e queer, e di una consistente raccolta di una decina di periodici, tra le quali le riviste italiane “Babilonia”, “Pride” e “La Parola”, e altre straniere, come le francesi “Masques” e “TÊTU”, l’olandese “Butt” e le inglesi “Gay Times” e “Attitude”.
Si tratta di un fondo raccolto da Luca Marola e da altri attivisti di Parma con l’obiettivo di renderlo fruibile alla cittadinanza e al mondo della ricerca. Il fondo LGBTQ+ contiene le testimonianze della nascita del Movimento di Liberazione Omosessuale internazionale ed italiano e della sua evoluzione nel tempo, le rivendicazioni di riconoscimento pubblico e poi di uguaglianza nei diritti, il rapporto, spesso conflittuale, tra fede e omosessualità, l’omogenitorialità e il matrimonio egualitario.
Gli animatori di questo progetto hanno deciso di rendere disponibile il materiale presso il Centro studi movimenti e così è ora consultabile sul Catalogo provinciale delle biblioteche del Parmense (https://biblioteche.parma.it/SebinaOpac/).
Il fondo LGBTQ+ va ad affiancare altro materiale già disponibile presso il Centro, come riviste storiche del primo movimento di liberazione omosessuale, “FUORI!”, e altre carte personali, come quelle di Silvio Malacarne (guarda l’inventario), contenente la documentazione sui collettivi omosessuali della Parma degli anni Settanta e Ottanta.
Parma, 9 febbraio 2021