A ottobre inizia un nuovo anno della Libera università del sapere critico (LUSC)

A ottobre inizia un nuovo anno della Libera università del sapere critico (LUSC), un progetto giunto al decimo anno di attività.

La LUSC è un luogo di riflessione culturale rivolto a coloro che avvertono il bisogno di confrontarsi con la complessità del mondo, riscoprendo la potenza critica dei saperi. I suoi corsi hanno l’obiettivo di ripensare l’esistente e di resistere all’ideologia di un sistema economico che cancella diritti e vite.

Quest’anno i corsi saranno cinque: il primo, tenuto da Sofia Bacchini e Latino Taddei, dedicato a “Palestina: consigli di lettura. Quattro testi per indagare la complessità della questione palestinese”; il secondo, a cura di Ciac, indagherà la “Storia dell’accoglienza e del diritto d’asilo in Italia”; il terzo, a cura di Francesco Antuofermo, William Gambetta e Andrea Palazzino, intitolato «Dalla terra al cielo» affronterà il pensiero di Karl Marx; il quarto, a cura di Cristina Quintavalla, prenderà in esame il rapporto tra “Decolonialità e femminismo”; e infine, a cura di Santo Peli, in collaborazione con Anpi Parma, a 80 anni dalla Liberazione, sarà dedicato alla “Resistenza partigiana”.

Qui il link del programma dei corsi 2024-2025.

Per ogni informazione, scrivere a lusc.csm@gmail.com o telefonare a 380.6966012 (Lorenzo).

La LUSC è un progetto del Centro studi movimenti, realizzato con il contributo della Regione Emilia Romagna.