Dall’Oltretorrente a Mirabueno
Seminario di studi
18 Aprile 2007
Mercoledì 18 Aprile 2007
Cinema Edison d’essai
Largo 8 Marzo, Parma
La figura antifascista di Guido Picelli è una delle più conosciute ed amate a Parma e non solo. Negli ultimi anni, infatti, grazie anche al romanzo di Pino Cacucci Oltretorrente (Feltrinelli, Milano 2002), il suo percorso politico ed umano ha oltrepassato i confini dell’antifascismo tradizionale, quello delle associazioni dei volontari in Spagna, dei perseguitati politici del regime e del movimento degli ex partigiani. Picelli, uno dei simboli più eloquenti della lotta antifascista cittadina, dalle Barricate del 1922 alla mobilitazione internazionale nella Spagna del 1936-39, sembra trasmettere alle nuove generazioni un’identità di valori coerenti ed inalienabili.
Una memoria collettiva che si tramanda fin dalla sua morte, avvenuta il 5 gennaio 1937 sul fronte di Mirabueno, nella sanguinosa guerra civile spagnola. Da allora, nelle forme più varie, quel ricordo fu tramandato di generazione in generazione, assumendo anche deformazioni leggendarie, tanto nell’uso pubblico di cerimonie e battaglie politiche quanto nei racconti popolari della comunità parmense. Un mito che attraversò prima l’Italia del regime fascista e, poi, quella della Repubblica democratica, fino agli anni più recenti.
Tuttavia, in questo percorso, alcuni giornalisti e politici – per lo più di orientamento anticomunista – hanno messo in discussione la dinamica della sua morte, suscitando il sospetto che a ucciderlo non fossero stati colpi provenienti dagli avversari franchisti, ma pallottole di matrice stalinista, che consideravano la sua personalità indisciplinata alla linea del Comintern. A contrastare queste tesi si sono sempre levate le voci dei combattenti del Battaglione Garibaldi ed intellettuali e politici che facevano riferimento ai partiti comunista e socialista.
A distanza di settant’anni dalla sua morte, nuove “carte riservate”, provenienti dagli archivi sovietici di Mosca, descrivono la personalità di Picelli come esemplare in campo politico e militare, ponendo fine ad altre strumentalizzazioni. La documentazione è di particolare interesse anche perché porta nuove conoscenze sia sulla vita di Picelli in Unione sovietica e Spagna che sulla sua personalità appassionata ed impetuosa.
- ♦ L’emigrazione politica dall’Urss alla guerra di Spagna
Marina Rossi (Università degli Studi di Trieste)
- ♦ I volontari parmensi nelle brigate internazionali antifasciste
Marco Minardi (Istituto storico della Resistenza di Parma)
- ♦ Guido Picelli in Urss e Spagna
William Gambetta (Centro studi movimenti)
In collaborazione con
Solares Fondazione culturale
Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea di Parma