Il dramma dei desaparecidos e la lotta delle Madres de Plaza de Mayo

12 aprile 2003

12 aprile 2003, ore 15.00
Cinema Edison d’essai
Largo 8 marzo – Parma

Il 24 marzo 1976, in Argentina, il generale Videla formò la prima giunta militare golpista. La dittatura durò fino al 1983, quando venne travolta da una forte crisi economica e, soprattutto, dalla sconfitta subita nella guerra contro la Gran Bretagna per le isole Falklands.
Prima e durante il regime, scomparvero circa 30.000 persone, prevalentemente giovani. Un’intera generazione, considerata sovversiva, venne cancellata.
Le madri dei desaparecidos iniziarono subito a cercare i propri figli presso le autorità politiche e religiose. Singolarmente, però, nessuna di loro ottenne risposte convincenti. Durante la ricerca, cominciarono a capire di non essere sole nell’affrontare questo dramma e iniziarono a riunirsi.
Nacque così, nel 1977, l’Associazione Madres de Plaza de Mayo, dal nome del luogo in cui, organizzando la loro lotta, si incontravano, allora come oggi, ogni giovedì, per chiedere giustizia per i propri figli. Quasi tutte casalinghe, con pochi studi alle spalle, queste donne avevano vissuto, fino ad allora, l’impegno politico indirettamente, solo attraverso l’esperienza dei famigliari. Da quel momento intrapresero, quasi inconsapevolmente, un percorso di apprendistato politico. Accettarono di uscire dal chiuso delle loro case senza intuire la portata che quel gesto avrebbe avuto. Il dolore di madre si trasformò, a poco a poco, nella forza che le portò a sfidare il potere rischiando la vita. Il fazzoletto bianco indossato, che rappresentava le fasce in cui avevano avvolto i loro figli, divenne l’immagine della lotta.
Duramente perseguitate dal regime militare, le Madres, diventate oggi organizzazione politica internazionale, hanno rifiutato qualsiasi compromesso con i successivi governi argentini.

Interventi di

Sabrina Michelotti 
(Centro studi movimenti)

Daniela Padoan
(giornalista)

Luis Mario Borri e Alejandro Jaraj 
(Solidarietà italiana con le Madres de Plaza de Mayo)

In collaborazione con
Comune di Parma – Quartiere Montanara
Fondazione culturale Edison