Libreria Einaudi di Bologna - Sabato 11 ottobre 2014, ore 16.30
Tavola rotonda intorno all’opera di Michel Foucault
Libreria Einaudi Via Mascarella 11/A – Bologna
Sabato 11 ottobre 2014 ore 16.30
Ingresso libero (posti a disposizione limitati)
Intervengono
Orazio Irrera (filosofo, Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne)
Diego Melegari (ricercatore, Centro studi movimenti Parma)
Luisa de Paula (filosofa, Università di Urbino)
Valerio Romitelli (storico delle dottrine politiche, Università di Bologna)
Il dibattito che si terrà negli spazi della libreria Einaudi intorno al pensiero di Michel Foucault nasce da un progetto che abbiamo a lungo rimandato. Finalmente abbiamo l’impressione che sia giunto il suo tempo. L’idea era di realizzare un pomeriggio interamente dedicato a Foucault, da tenersi in uno spazio aperto sulla città, in un luogo culturalmente vivace e frequentato per puro “piacere” di conoscenza. Un luogo che permettesse di estraniarsi spazialmente e simbolicamente da logiche celebrative o accademiche, coerente con la nostra volontà di far circolare un pensiero che, pur nella sua bruciante e scomoda attualità – e forse proprio per questo – rischia di scivolare nella galassia opaca dell’inattualità, al pari di altri grandi pensieri che la modernità avrebbe ormai “superato” e reso desueti.
La cancellazione, lo sappiamo bene, può seguire molte vie, da quelle più grossolane della semplice espulsione a quelle più insidiose dell’“integrazione” e dell’addomesticamento. Indagatore lucido e critico, capace di passare dalla filosofia alla storia, dalla psicoanalisi alla politica, dalla psichiatria alla giustizia, il pensiero di Foucault non si è mai lasciato chiudere dentro ambiti circoscritti e non ha mai cessato di evolvere. Si è fondato sempre su una passione irresistibile e mai placata: cercare da dove vengono e come si formano i nostri discorsi. Rivelare instancabilmente la trama dei rapporti di potere che in essi si nasconde. Scavare da archeologo, strato dopo strato. Da un’epoca all’altra. Da un sapere all’altro. Rivendicando la sua non appartenenza né al campo dei filosofi né a quello degli storici, Foucault dichiarò in un’intervista: “Io sono un artificiere. Fabbrico qualcosa che alla fin fine serve a un assedio, a una guerra, a una distruzione. Io non sono per la distruzione, ma sono a favore del fatto che si possa passare, che si possa avanzare, che si possano abbattere i muri”.
Ha ancora qualcosa da dirci questo pensiero turbolento? E’ ancora pertinente? Che ne è oggi di Foucault e della sua capacità di erodere le nostre certezze?
L’attuazione di questo progetto nasce dal legame di amicizia e di complicità intellettuale tra la libreria Einaudi e l’associazione psicoanalitica officinaMentis. E naturalmente dalla generosità delle persone che hanno accettato di
parteciparvi, rendendolo così possibile. In realtà è il primo atto di un progetto più ampio e certamente ambizioso, quello di un seminario permanente consacrato a Foucault. Esso si avvierà dal campo a noi più vicino, quello della malattia mentale, della salute e della follia, del corpo e della sessualità ma, rifiutando di chiudersi nel tempo e negli obiettivi limitati e prefigurati di un “corso” o di una conferenza, tenterà di alimentarsi della varietà e della eterogeneità dei sentieri incessantemente tracciati da questa opera immensa.
Ci sostiene l’audacia di pensare che simili semi possano attecchire profondamente in un terreno reso propizio proprio dall’aridità del periodo storico. Siamo certi che oggi più che mai vi si trovi materia incandescente per tutti.
(Angela Peduto, Daniela Iotti)
Info: 051-222947
a cura di
Officina Mentis – Associazione psicanalitica per la formazione e la ricerca clinica
Libreria Einaudi di Bologna