Il dissenso cattolico in Italia

primavera
a cura di Brunella Manotti
 
 
Fortemente influenzati dalle nuove istanze di rinnovamento espresse dal Concilio Vaticano II (ottobre 1962 – dicembre 1965), i gruppi spontanei cattolici – sorti in Italia tra il 1966 e il 1967 – tentarono di elaborare modi nuovi di vivere la fede religiosa, di realizzare la comunità ecclesiale e di confrontarsi con la società contemporanea, alla ricerca di una nuova identità cristiana.
Se le loro esigenze di rinnovamento ebbero un orientamento politico, che tendeva all’esaurimento dell’unità politica dei cattolici nella Democrazia cristiana, più di tutto esse si inserirono in una prospettiva più ampia, rifiutando la validità dei tradizionali vincoli di obbedienza all’interno della Chiesa e al tempo stesso esprimendo l’esigenza di un suo schieramento dalla parte dei diseredati.
Questo bisogno di cambiamento si incontrò con gli ideali e i valori per i quali in quegli anni altri giovani iniziavano a scendere in piazza. Infatti, la reazione delle autorità ecclesiastiche – sorde alle esigenze di questa nuova generazione di cattolici – e il movimento del Sessantotto, con la sua carica antiautoritaria e anticonvenzionale, radicalizzarono, anche in seno ai gruppi cattolici di base, le forme di lotta.
Lo stesso accadde in una piccola città di provincia come Parma, teatro delle prime espressioni di spontaneismo cattolico. Tra queste, importanza particolare ebbe il collettivo de “I Protagonisti”, guidato dal giovane prete don Pino Setti della parrocchia di Santa Maria della Pace. Facendosi portavoce del nuovo clima religioso e politico, i giovani del gruppo iniziarono a discutere e ripensare le istanze conciliari, ma la reazione della Curia non si fece attendere e don Pino Setti fu allontanato dalla sua parrocchia. Era già il Sessantotto e l’incontro dei giovani cattolici con il movimento li portò a scegliere una forma di protesta radicale: il 14 settembre essi occuparono il Duomo di Parma provocando reazioni che, invece di circoscrivere l’episodio entro i confini cittadini, gli diedero risonanza nazionale.
 
Attraverso gli eventi di storia locale, il percorso affronterà in forma laboratoriale il complesso processo che portò al formarsi, in seno al movimento cattolico italiano, di correnti di dissenso politico e religioso. La lezione verrà svolta attraverso l’analisi di fotografie e la lettura critica dei documenti e delle riviste prodotti soprattutto dal gruppo de “I Protagonisti”.
 
 

Il percorso prevede due incontri di due ore ciascuno ed è rivolto alle ultime classi delle scuole di primo grado e a tutte quelle delle scuole di secondo grado.

 

 

TORNA AL MENU TRACCE DI STORIA