Sguardi oltre la fabbrica

Condizioni di lavoro e conflitti operai nel Parmense

 di Umberto Cotti

“Se aspiriamo al piacere, come facciamo allora a combattere?
Ma se non aspiriamo al piacere, perché allora dovremmo combattere?”
(Bertold Brecht)

Operaio alla Salvarani prima e alla Scic poi, Umberto Cotti ha lavorato in fabbrica per trentacinque anni, fino a quando, il 23 dicembre 2010, è morto improvvisamente. Attraverso un lungo percorso esistenziale – dagli ambienti della città popolare all’esperienza alla catena di montaggio, dai duri conflitti sindacali all’attività politica e soprattutto all’impegno nella redazione di una rivista marxista – Berto ha maturato una profonda coscienza della sua condizione sociale e della necessità del riscatto della classe di cui faceva parte. In questo volume vengono pubblicati gli articoli scritti per “Critica e conflitto” e le interviste dell’inchiesta La parola agli operai, da lui curata tra il 1997 e il 2006, sulle condizioni di lavoro nelle fabbriche del Parmense. Ne esce uno spaccato prezioso ed indicativo della classe operaia nell’epoca del neoliberismo ma soprattutto emerge la necessità di una sua organizzazione politica.